La trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione rappresenta una sfida cruciale per il futuro del Paese. L’innovazione tecnologica offre strumenti sempre più avanzati per migliorare l’efficienza e la qualità dei servizi pubblici, integrando l’Intelligenza Artificiale nell'ottimizzazione dei processi esistenti.
Durante il convegno “Process Intelligence per la PA Digitale”, organizzato da GN Techonomy in collaborazione con Software AG, esperti del settore e rappresentanti istituzionali hanno approfondito il ruolo strategico della Process Intelligence nella modernizzazione della PA. L’evento ha sottolineato come il primo passo per una trasformazione digitale efficace sia la comprensione e l’ottimizzazione dei processi interni, al fine di eliminare inefficienze, migliorare la collaborazione tra enti e garantire maggiore trasparenza.
Un aspetto centrale discusso durante l’evento è stato il ruolo del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) nel processo di digitalizzazione della Pubblica Amministrazione. L’Ing. Alessandro Musumeci, Dipartimento della Transizione Digitale Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha illustrato le opportunità offerte dal PNRR, evidenziando come i fondi stanziati rappresentino un’occasione unica per investire nell’innovazione dei processi e nella modernizzazione delle infrastrutture tecnologiche della PA. Tuttavia, per sfruttare appieno queste risorse, è essenziale adottare un approccio strutturato, basato su un’analisi chiara dei processi e sull’individuazione di interventi mirati per garantire un impatto concreto e duraturo.
Uno degli aspetti chiave emersi dal convegno è la necessità di un approccio collaborativo tra le diverse realtà della Pubblica Amministrazione. La digitalizzazione non deve essere vissuta come un processo isolato, ma come un percorso condiviso tra enti, amministrazioni centrali e locali, e partner tecnologici.
L’esperienza di PagoPA raccontata da Gloriana Cimmino, ad esempio, ha dimostrato come un ecosistema integrato e ben strutturato possa semplificare i rapporti tra cittadini e istituzioni, aumentando l’efficienza e riducendo i tempi di gestione delle pratiche. In questo scenario, la Process Intelligence diventa uno strumento essenziale per garantire una transizione fluida e ben organizzata.
Lo stesso aspetto è stato ripreso anche nei pensieri dalla Dott.ssa Maria Pia Giovannini, Presidente del CDTI, che ha portato la sua grande esperienza in materia avendo contribuito a diversi tavoli di discussione per la definizione della strategia digitale del Paese. Il suo intervento ha sottolineato come la trasformazione digitale debba essere accompagnata da una visione strategica chiara e da un impegno concreto delle istituzioni nel facilitare il cambiamento.
A seguire, il Professore della Bocconi Leonardo Caporarello ha evidenziato come la crescita culturale sia un aspetto fondamentale nell’introduzione dell’innovazione. Ha sottolineato che la digitalizzazione non è solo una questione tecnologica, ma implica un cambiamento di mindset che coinvolge le persone e le strutture organizzative della PA. Formazione, sensibilizzazione e una mentalità orientata al miglioramento continuo sono fattori essenziali per il successo di ogni progetto di innovazione.
L’automazione e la digitalizzazione dei servizi pubblici non possono prescindere da un’analisi approfondita delle procedure attuali. Spesso, i ritardi e le difficoltà operative non dipendono dalla mancanza di tecnologie avanzate, ma da processi obsoleti, frammentati o poco efficienti.
Come ha spiegato Dario Ambroggi, Head of Business Tranformation di GN Techonomy, strumenti come ARIS di Software AG permettono di mappare, monitorare e migliorare questi processi, fornendo una visione chiara dei flussi di lavoro e individuando aree critiche su cui intervenire. Solo dopo aver reso i processi più snelli e coerenti, ha senso integrare soluzioni di Intelligenza Artificiale o automazione avanzata, per evitare di digitalizzare inefficienze anziché risolverle.
Oltre agli aspetti tecnologici e organizzativi, un’altra sfida fondamentale per la trasformazione digitale della PA è il cambiamento culturale. Introdurre nuove metodologie di lavoro e strumenti innovativi richiede un cambio di mentalità all’interno delle amministrazioni pubbliche. La formazione del personale, la diffusione di una cultura dell’innovazione e l’adozione di un mindset orientato al miglioramento continuo sono elementi essenziali per il successo di qualsiasi progetto di digitalizzazione.
Nel secondo panel del convegno, i nostri clienti Massimo Scalvenzi di Leonardo e Giovanni Rocciolo di Autostrade per l'Italia hanno condiviso le loro esperienze nell'adozione della Process Intelligence. Entrambe le aziende hanno illustrato casi concreti di trasformazione digitale, evidenziando le sfide affrontate e i benefici ottenuti grazie all'ottimizzazione dei processi. Questi interventi hanno offerto spunti pratici e stimolanti per tutte le realtà della Pubblica Amministrazione che vogliono intraprendere un percorso di innovazione.
A questo si è aggiunto il contributo di Irene di Deo, Direttrice dell’Osservatorio di Intelligent Process Automation del Politecnico di Milano, che ha presentato alcuni risultati delle ricerche dell’Osservatorio. Questi studi hanno permesso di individuare i principali trend di mercato nell’ambito della Process Intelligence, offrendo dati significativi sul livello di maturità digitale delle amministrazioni pubbliche italiane e sulle prospettive di sviluppo nei prossimi anni.
Infine, il nostro partner Software AG, nella persona di Lorenzo Fornai, ha condiviso le strategie di innovazione che gli strumenti come ARIS stanno implementando per integrare sempre di più funzionalità basate su Intelligenza Artificiale generativa che permettono di ridurre il tempo di adozione di questi strumenti e li rendono accessibili ad un numero maggiore di persone in azienda.
L’evento “Process Intelligence per la PA Digitale” ha evidenziato come la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione non sia semplicemente una questione di adozione tecnologica, ma un percorso complesso che parte dall’ottimizzazione dei processi interni. Solo attraverso un’analisi approfondita, una collaborazione efficace tra enti e un cambiamento culturale strutturato, sarà possibile costruire una PA moderna, efficiente e realmente al servizio dei cittadini.
In questo contesto, GN Techonomy e Software AG si pongono come partner strategici per supportare le amministrazioni pubbliche nel percorso di trasformazione digitale, offrendo soluzioni avanzate per il miglioramento continuo dei processi. Il futuro della PA digitale passa dall’innovazione, ma questa deve partire dalla base: i processi.
Per approfondire le nostre soluzioni per la Business Transformation, visita il nostro sito: GN Techonomy – Business Transformation.
Agenda Digitale: PA digitale: sinergia pubblico-privato per innovare processi e servizi
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